Mario Bellini

Mario Bellini
Född1 februari 1935[1][2][3] (88 år)
Milano[4]
Medborgare iItalien[5]
Utbildad vidPolitecnico di Milano
SysselsättningArkitekt, formgivare[6]
ArbetsgivareBrionvega
Olivetti
BarnClaudio Bellini (f. 1963)
Utmärkelser
Hedersmedlemskap Royal Designer for Industry (1991)[7]
Ambrogino d'oro
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Divisumma 18.

Mario Bellini, född 1 februari 1935 i Milano, är en italiensk arkitekt och formgivare.

Museum of Modern Art[8] i New York förärade honom och hans verk en separat utställning 1987. Mario Bellini är främst känd för formgivningen av en rad produkter för Olivetti: Divisumma 18, Lettera 25, Logos 50/60, Praxis 35 och Praxis 45. Bellini började arbeta för Olivetti 1963 men driver även den egna designbyrån Studio Bellini sedan 1973. Andra uppdragsgivare har bland annat varit Erco, Brionvega och Yamaha. Åren 1986–1991 var Bellini redaktör för Domus. han har också varit designrådgivare åt Renault, Fiat och Lancia och designat kontorsmöbler för Vitra.

Mario Bellini har erövrat många priser, bland annat Compasso d'Oro fem gånger. Han hedrades också med en "guldmedalj" av Italiens president för sin arkitektur och designarbete i världen 2004.

Bellini finns representerad vid bland annat Museum of Modern Art[9], Nationalmuseum[10], KODE kunstmuseer[11], Victoria and Albert Museum[12], National Gallery of Victoria[13], Metropolitan Museum of Art[14], Tekniska museet[15], Museum Boijmans Van Beuningen[16], Philadelphia Museum of Art[17], San Francisco Museum of Modern Art[18], Smithsonian Design Museum[19] och Vitra Design Museum.[20]

Referenser

  1. ^ RKDartists, läs online, läst: 23 augusti 2017.[källa från Wikidata]
  2. ^ SNAC, SNAC Ark-ID: w64n01kn, omnämnd som: Mario Bellini, läs online, läst: 9 oktober 2017.[källa från Wikidata]
  3. ^ Bibliographisches Institut & F. A. Brockhaus & Wissen Media Verlag (red.), Brockhaus Enzyklopädie, Brockhaus Enzyklopädie-ID: bellini-mario, omnämnd som: Mario Bellini.[källa från Wikidata]
  4. ^ Gemeinsame Normdatei, läst: 19 december 2014, licens: CC0.[källa från Wikidata]
  5. ^ Museum of Modern Arts webbsamling, MoMA konstnärs-ID: 451, läs online, läst: 4 december 2019, licens: CC0.[källa från Wikidata]
  6. ^ Archive of Fine Arts, person-ID på abART: 121279, läs online, läst: 1 april 2021.[källa från Wikidata]
  7. ^ läs online, www.thersa.org, läst: 9 januari 2021.[källa från Wikidata]
  8. ^ Utställning Museum of Modern Art
  9. ^ Museum of Modern Art
  10. ^ Nationalmuseum
  11. ^ KODE kunstmuseer
  12. ^ Victoria and Albert Museum
  13. ^ National Gallery of Victoria
  14. ^ Metropolitan Museum of Art
  15. ^ Tekniska museet
  16. ^ Museum Boijmans Van Beuningen
  17. ^ Philadelphia Museum of Art
  18. ^ San Francisco Museum of Modern Art
  19. ^ Bellini&destination=/search/collection-images&searchResults=1&id=chndm_1991-47-5 Smithsonian Design Museum
  20. ^ Vitra Design Museum

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Calcolatrice elettronica - Museo scienza tecnologia Milano 09528 01.jpg
Författare/Upphovsman:
Olivetti (costruttore), Bellini Mario (designer)
, Licens: CC BY-SA 4.0
Calcolatrice elettronica con stampante, costituita da un corpo in plastica gialla dai lati anteriore e posteriore bombati. L'apparecchio presenta una tastiera ridotta ricoperta da una membrana di gomma; a destra della tastiera sono situati i pulsanti delle quattro operazioni aritmetiche, del totale e del totale parziale. A sinistra della tastiera si trova l'apparato di stampa delle operazioni svolte, funzionante con uno speciale rotolo di carta metallizzata. Al di sotto della stampante si trovano l'interruttore per l'accansione della calcolatrice, la rotella per la selezione del numero di cifre decimali da adoperare e una spia lumonosa per la segnalazione della disattivazione. Sul lato inferiore dell'apparecchio si trova lo sportello asportabile per l'inserimento del rotolo di carta metallizzata. La calcolatrice è dotata di un caricabatterie in plastica gialla della stessa forma da applicare sul fianco sinistro dell'apparecchio; sul fianco sinistro del caricabatterie si trova la presa bipolare per il collegamento del cavo di alimentazione. La calcolatrice è accessoriata con una batteria ricaricabile di riserva, il cavo per l'allacciamento alla rete elettrica, una confenzione di rotoli di carta metallizzata e una custodia in finta pelle per il trasporto.
Funzione

Macchina per l'esecuzione automatica di calcoli aritmetici

Modalità d'uso

Utilizzare il caricabatterie per il caricamento delle batterie ricaricabili. Disinserire il caricabatterie ed utilizzare la tastiera della calcolatrice per effettuare le operazioni. La calcolatrice ha un'autonomia di carica di cinque ore e richiede un periodo di ricarica di dodici ore.

Notizie storico-critiche
L'avvento dell'elettronica agli inizi degli anni '70 del Novecento ha rivoluzionato le potenzialità del calcolo automatico, decretando la repentina scomparsa di regoli calcolatori e calcolatrici elettromeccaniche. Grazie all'elettronica, infatti, è stato possibile realizzare apparecchi di dimensioni ridottissime per lo svolgimento dei calcoli che fino a quel momento necessitavano di macchine ingombranti e pesanti, con enormi meccanismi. Oltre alle dimensioni, l'elettronica ha permesso di diminuire anche i tempi di elaborazione del risultato, rendendo più agevoli e rapidi calcoli fino ad allora lunghi e laboriosi. Un ulteriore vantaggio è derivato dal forte abbattimento dei costi di produzione, grazie all'impiego di materiale plastico. Anche la più semplice ed economica delle calcolatrici elettroniche poteva offrire prestazioni di gran lunga superiori di quelle della più complessa macchina da calcolo elettromeccanica. Con l'introduzione della Divisumma 18 nel 1973, la Olivetti ha segnato il proprio ingresso nel mondo dell'elettronica, distinguendosi per la particolare attenzione dedicata al design dell'oggetto; questa calcolatrice utilizzava una particolare carta metallizzata per la stampa del risultato.
MarioBellini.jpg
(c) Elena Markoengelska Wikipedia, CC BY 2.5
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